Il producer toscano Luca Guerrieri ha appena remixato DHS – “The House of God”, uno dei brani simbolo della musica house. Il remix verrà pubblicato nel giugno 2019. Prodotta originariamente nel 1990 da Benjamin Stokes con il nome d’arte di DHS (Dimensional Holofonic Sound) è un classico intramontabile, è uno di quei brani che ogni dj non toglie mai dalla sua valigia di dischi. Sperimentale, spirituale, liberatoria “The House of God” mette insieme un testo importante con un ritmo ipnotico indimenticabile.
“Sono un fan scatenato delle versioni originali che ho suonato e risuonato nelle mie serate”, racconta Luca Guerrieri. “Poter provare a remixare questo capolavoro e poi vedersi accettare il remix e quindi pubblicarlo è una soddisfazione incredibile. In qualche modo anche io forse ho scritto una piccola parola nella storia della musica”.
Tra l’altro non è la prima volta che Luca Guerrieri rielabora grandi capolavori della musica da ballo: ha remixato “Sunshine & Happiness” di Nerio’s Dubwork meets Darryl Pandy (in uscita nel 2020), “Can we live” dei Jestofunk e pure, insieme a Tommy Vee, “Move Your Mody” di Marshall Jefferson. “Quando devi remixare simili capolavori lo scopo è quello di lasciare intatta tutta quanta la magia dell’originale. Semplicemente ho dato ai brani una veste che li faccia apprezzare anche dalle nuove generazioni”, conclude Luca.
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Chi è Luca Guerrieri?
Luca Guerrieri è un dj e produttore toscano. In attività fin dal lontano 1995, vive e lavora a Follonica (GR), nel suo Double Vision Studio. Il suo sound è davvero difficile da definire, visto che attraversa tutti o quasi i diversi generi di musica elettronica. Ad esempio, 20 maggio 2019 uscirà il suo primo album, “It Never Ends”: tra le 15 tracce (9 inediti e 6 tra le più rappresentative della sua carriera) ci sono pure alcuni brani downbeat. L’album esce su Claps Records, label che Luca gestisce con l’amico Marco Roncetti.
Tra le tante produzioni a suo nome vanno citate almeno “Tears” (suonata anche nel main stage del Tomorrowland) e “Harmony”, battezzata da Pete Tong nel suo programma su BBC Radio 1. La traccia per due settimane consecutive è stata al numero uno della Dance Chart, Flow ed è stata supportata da top dj come Tiesto, Chuckie, Sam Feldt, EDX…
Negli anni Luca Guerrieri ha remixato brani di decine di artisti internazionali tra cui Bob Sinclar, Marshall Jefferson, Sidekick, Dirty Vegas, Watermat, Roland Clark, Ferreck Dawn, Rufus Du Sol, Ruffneck, Jutty Ranx, Crystal Waters, Jestofunk, CeCe Rogers, D.H.S, Darryl Pandy, Moony (…)
Ha poi dato notevoli frutti la lunga collaborazione di Luca Guerrieri con Federico Scavo. Tra le tante tracce di successo ci sono “Strump (Blow It)”, “Bug”, “Que Pasa”, “Balada”, “Funky Nassau”, “Parole Parole”, “Live Your Life (insieme a Barbara Tucker)” e pure alcuni dei più importanti remix di Scavo (ad esempio quelli di brani di Jovanotti e Boy George). Insieme a Shorty (Radio Deejay, m2o), Luca ha invece coprodotto “Canta Canta”, “Vazilando” ed “El Sonido”, mentre con Tommy Vee “Bang Bang” e “Press Play”. Un’altra collaborazione consolidata è quella con Alex Kenji con cui ha prodotto tanti brani tra cui “Funky Beats”, mentre con Fuzzy Hear ha realizzato a quattro mani “Disco Action”…
Tra i molti club internazionali in cui si è esibito citiamo almeno Privilege (Ibiza), Sankeys (Ibiza), Cielo (Dubai), Carrusel Club (Sofia), TQ Club (Sofia), Papaya Club (Zrce Beach – Croazia), Elephant Du Congo (Amsterdam), mentre in Italia ha fatto ballare Peter Pan, Cocoricò, Villa delle Rose, Tenax, Music On The Rocks, Baia Imperiale e decine di altri club. E’ stato poi dj resident del Tartana (Grosseto) per ben 16 anni (dal 2000 al 2016), mentre dal 2011 al 2015 ha portato il suo sound al Setai (Bergamo).
Luca Guerrieri nel 2017 ha fondato Meet Music, una convention totalmente gratuita che si tiene a Follonica durante l’ultima settimana di giugno. L’obiettivo è quello di aiutare chi si approccia alla musica a capire meglio la professione del dj, mettendo a disposizione l’esperienza di molti professionisti. Inoltre ha partecipato come docente per due anni allo Jagermeister / Jagermusic Lab italiano.