Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Lele Dj, uno dei bravi professionisti del mixer che fa scatenare la Praja di Gallipoli (LE) insieme a star conosciute in tutto il mondo. La Praja super disco estiva gestita da Musicaeparole, colosso del clubbing che gestisce tanti spazi in Puglia e dall’estate 2019 pur il Tinello all’Isola d’Elba. E’ davvero piacevole scoprire come, dietro a un ruolo simbolo del divertimento come il dj, ci sia in realtà un lungo lavoro e percorsi sempre diversi…
Come hai iniziato a fare il dj?
Tutto è iniziato così per caso, ma, a pensarci bene, direi non tanto per caso… Da piccolo tra i 6 ed i 9 anni suonavo pianoforte e violino ed in età adolescenziale, decisi invece di avvicinarmi ad un altro grande strumento, la chitarra fedele compagna di mille notti intorno ad un fuoco… ma fu al mio compleanno di 17 anni che rimasi folgorato dalla figura del Dj che ci faceva ballare e divertire, quando ancora nei si festeggiava salotti di casa … ed è stato proprio quel giorno che decisi di intraprendere questa nuova avventura “musicale”, un po’ per gioco, un po’ sul serio…
Che rapporto hai con la musica quando non lavori? Cosa ascolti al mattino, di sera, di notte?
La musica è la colonna portante della mia giornata… subito dopo il caffè ci vuole una bella dose di musica per iniziare con lo sprint giusto. Di solito al mattino prediligo musica italiana sia nuova che non, anzi come piace definirla “old”, da canticchiare per risvegliarmi a dovere. Man mano che la giornata avanza, preferisco andar più su con i bpm e con la cassa… spaziando dalla dance al rock, dall’elettronica all r’n’b’ … per poi arrivare all’acustica con voce chitarra e piano per le ore conclusive della giornata, magari durante anche una buona cena con amici. Tutta l’intervista a Lele Dj è disponibile qui: http://bit.ly/2LEh6oh