Noos, il nuovo programma di divulgazione scientifica condotto da Alberto Angela, offre un intrigante mix di argomenti e voci per coinvolgere il grande pubblico. Durante le due ore di trasmissione si alternano esperti e personaggi noti, offrendo una varietà di temi affascinanti.
Alberto Angela ha mantenuto fede alla sua promessa di creare un programma di divulgazione scientifica e culturale che sia un ponte tra l’eredità di SuperQuark e le sue nuove intuizioni. Noos è il risultato di questa sintesi, un programma che preserva l’affidabilità collaudata di Piero Angela, padre di Alberto, ma che introduce anche numerose innovazioni. In questo modo, Noos riesce ad affascinare le nuove generazioni senza alienare coloro che sono cresciuti con SuperQuark.
L’equilibrio tra il vecchio e il nuovo è stato cercato e ottenuto con misura e prudenza, anche grazie alle intuizioni di Alessandro Morbioli, realizzatore del programma, ma non è stato un compito facile. Considerando l’importanza del marchio e l’eredità di suo padre, Alberto avrebbe potuto anche optare per un taglio netto col passato e ricominciare da zero, motivazione che avrebbe trovato ampia legittimazione. Tuttavia, Noos non è solo un omaggio a Piero, ma è anche una continuazione giovane – e qui la mano di Morbioli si vede e si sente – e desiderosa di esplorare le nuove frontiere della conoscenza.
Noos rappresenta un’evoluzione e un aggiornamento di SuperQuark. Mentre si parla di intelligenza artificiale, di deep fake e si ascoltano brani di artisti come i Coldplay e la celebre “Padam Padam” di Kylie Minogue, il programma mantiene un senso di familiarità classica, offrendo sicurezza e autorevolezza. Un tocco nostalgico è dato anche dal ricordo di Margherita Hack, storica figura scomparsa il 29 giugno 2013, che diventa subito un volto familiare per il pubblico. Noos si distingue per la sua capacità di combinare conoscenza e intrattenimento in un formato accessibile a tutti. La trasmissione rappresenta un’opportunità per avvicinarsi alla scienza e alla cultura in modo coinvolgente e appassionante, senza trascurare l’importanza della qualità e della chiarezza dell’informazione.
L’astronauta Samantha Cristoforetti spiega l’organizzazione delle spedizioni spaziali, mentre Carlo Lucarelli adatta il suo talento narrativo ai misteri storici dietro il blu di Prussia. Massimo Polidoro, scrittore e segretario del Cicap, affronta il tema delle fake news. Uno dei momenti più attesi è l’intervento di Alessandro Barbero, ormai celebre per i suoi podcast e la divulgazione storica, che offre spunti succulenti, anche se un po’ più brevi e strutturati rispetto al solito. Ad esempio, ci racconta che Napoleone non era basso, ma questa convinzione si è radicata nella nostra mente a causa della satira politica inglese. Paola Cortellesi, invece, dà la voce a una clip finale sulla storia delle lettere dell’alfabeto.
Il programma prende il nome proprio dalla navicella spaziale utilizzata da Piero Angela nel 1989 per la trasmissione “Viaggio nel cosmo”. Questo nome rappresenta un viaggio nell’intelletto e un’apertura verso l’ignoto. Nel programma si alternano voci, volti, ospiti e argomenti diversi, creando un mix generazionale che affascina e conquista. Schermi giganteschi, uno studio virtuale all’avanguardia, immagini straordinarie, musica e ospiti vicini all’universo giovanile creano atmosfere suggestive che sembrano catapultare lo spettatore in una navicella spaziale in viaggio tra le stelle.
Noos si propone come un programma per il grande pubblico e offre una miscela di sapori e atmosfere. Tuttavia, a differenza di altri contesti, la scienza non viene mai banalizzata per scopi puramente spettacolari. La qualità e la chiarezza dell’esposizione sono sempre al centro dell’attenzione. È particolarmente apprezzato il coinvolgimento delle università e dei ricercatori italiani nel programma.
La fiaccola della conoscenza brucia ancora, e Alberto Angela si impegna a mantenerne accese le fiamme. Il suo scopo è difendere la coscienza italiana da un imbruttimento progressivo che minaccia la storia e l’identità di un popolo che ha contribuito per secoli all’umanità. La sua mano concreta, attesa e desiderata, si offre come aiuto a questo difficile paese, seguendo l’esempio del suo illustre padre. Noos diventa così un faro di speranza, una risorsa preziosa per difendere e promuovere la conoscenza e la cultura, essenziali per il progresso e lo sviluppo di una società.