in

“Black Light Theory”: il nuovo album di Primaluce, un viaggio tra musica e stelle ispirato ad “Altre Terre” di Giovanni Covone

Primaluce torna a stupire con il suo ultimo album strumentale, “Black Light Theory,” un viaggio musicale di 9 tracce che segna una svolta significativa rispetto al precedente “Chasing the Northern Skies.” Se il loro lavoro precedente era un omaggio alle tradizioni nordiche e alla potenza evocativa del melodic death metal, “Black Light Theory” abbraccia un’atmosfera più delicata, sognante e cinematografica, dimostrando ancora una volta la straordinaria versatilità della polistrumentista.

Con “Black Light Theory,” Primaluce invita gli ascoltatori a immergersi in un mondo sonoro etereo e riflessivo, in cui la complessità del rock progressivo si fonde con melodie intime e ricercate. Questo nuovo lavoro presenta arrangiamenti acustici che mettono in risalto il dialogo tra pianoforte e chitarra, creando momenti di pura bellezza minimalista. L’utilizzo di queste sonorità più sobrie e sognanti dona all’album un carattere cinematografico, capace di trasportare l’ascoltatore in paesaggi sonori immaginari e profondamente evocativi.

Tra le tracce più significative, si distinguono brani come “Aya,” che incanta con i suoi delicati arpeggi di chitarra e un pianoforte nostalgico, e “Missing,” dove melodie sospese creano un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà. La title track, “Black Light Theory,” è un mix di equilibrio emotivo e tecnico: una composizione che unisce complesse progressioni armoniche a momenti di struggente semplicità.

Un elemento distintivo di “Black Light Theory” è il suo profondo omaggio alle meraviglie dell’astronomia e dello spazio. L’intero album si ispira al libro “Altre Terre” di Giovanni Covone, astrofisico e saggista italiano di fama internazionale, e la terza traccia, che porta lo stesso titolo, esplora con delicatezza e introspezione il tema dei mondi lontani, traducendo in musica il fascino e il mistero dell’universo.

Pur mantenendo una forte identità prog, l’album rappresenta una nuova direzione per Primaluce, capace di sperimentare senza mai perdere il proprio carattere distintivo. “Black Light Theory” dimostra come il polistrumentista italo-francese riesca a reinventarsi, esplorando nuove dimensioni sonore che affascinano e coinvolgono il pubblico.

Con questo album, Primaluce non solo conferma il proprio talento come pioniere del rock progressivo strumentale, ma dimostra anche una rara capacità di evolversi, abbracciando nuove influenze e ampliando i confini della propria arte. “Black Light Theory” è un’opera che cattura l’anima e l’immaginazione, rendendola un’esperienza imperdibile per gli amanti della musica strumentale e delle atmosfere sognanti.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 4 Media: 5]

Megatronic porta al Circus – Brescia il suo ritmo globale il 30 gennaio 2025

Rimini, guarisce dal diabete e fonda il primo locale chetogenico d’Italia