Un giovane pilota di Cesenatico, ad appena 15 anni, gareggerà con il team di kart che, in passato, ha coltivato il talento di autentici mostri sacri della Formula Uno, dai fratelli Schumacher e Sebastian Vettel.
Si tratta del pilota Gino Rocchio che, dopo la sofferta separazione dal Team Monster K Racing di Juri Serafini (al quale il campione romagnolo era molto legato), é entrato ufficialmente nel team Tony Kart Ufficiale.
Il sodalizio non ha bisogno di presentazioni, essendo leader mondiale nella produzione di kart. Il suo reparto corse ha visto crescere tanti big della Formula 1, incluso Michael Schumacher, Ralf Schumacher e Sebastian Vettel.
Per Gino si tratta di una vera consacrazione e la conferma delle qualità che ormai il grande circo dei motori unanimemente gli riconosce.
A Cesenatico, tuttavia, non c’è nemmeno il tempo di fare festa, perchè già nei prossimi giorni debutterà nei primi appuntamenti internazionali. Questo fine settimana sul circuito di Campillos, in Spagna, infatti, inizieranno le prove ufficiali e, dalla settimana prossima, prenderà il via la prestigiosa gara “Champion of the Future. Successivamente Rocchio parteciperà al Campionato Europeo Fia, in calendario sempre sul kartodromo di Campillos, in Spagna. Gli altri appuntamenti successivi saranno a Portimao in Portogallo, a Viterbo, a Rodby in Danimarca e a Kristianstad in Svezia, dove, dopo la finale del campionato Champion of the Future, si disputerà il Mondiale Fia Karting 2025.
“Sarà una stagione impegnativa – spiega Gino – ma sono molto sereno e determinato a dare il massimo. Sono onorato di poter vivere questa nuova esperienza in una scuderia così prestigiosa e ovviamente darò tutto me stesso per ripagare questa fiducia”.
Questo è dunque un grande momento per Rocchio, in quanto conoscerà gli uomini della sua nuova squadra e potrà cominciare a provare un kart costruito con materiali tutti al top.
Nell’ultima gara disputata col precedente team, sul circuito di Franciacorta, dove si sono sfidati 79 promesse provenienti da tutta Europa (la maggior parte anagraficamente più grandi di lui), il campione romagnolo si è classificato decimo.
