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Marianna Pignatelli ci presenta Yuliet Soya Carrillo

Vorremmo conoscerti meglio…
Ci parli di te?

Sono una persona che ama mettersi in gioco e affrontare nuove sfide, anche quando
sembrano grandi.

Ho aperto il mio ristorante, Angolo Traniello, un luogo che unisce tradizione
e innovazione, con una cucina italiana arricchita da elementi fusion, molecolari e cotture a
bassa temperatura.
Questo progetto nasce dal cuore, trasformando il vecchio Bar Appennino
in uno spazio accogliente, che mantiene il calore del passato ma guarda al futuro.

Sono arrivata in Italia da Cuba 18 anni fa, portando con me una visione personale e tanta
voglia di costruire qualcosa di speciale.

Ho una squadra meravigliosa al mio fianco – che ogni
giorno condivide con me la passione per la cucina e l’ospitalità.

Stiamo lavorando a tanti progetti, come organizzare eventi per le feste Natalizie, creazioni di un
menù curato in ogni aspetto e preferenza, perché credo che il cibo sia un’esperienza che deve
raccontare una storia.

Sono determinata e appassionata, nonostante le sfide, vado avanti con entusiasmo, perché
so che questo sogno vale ogni sforzo.

Quale lavoro svolgi?
Dicono che sono cuoca

Ti piace o avresti voluto fare altro nella vita?

La cucina è stata da sempre il mio grande sogno, un amore che non mi ha mai abbandonata,
nemmeno nei momenti più difficili.

Dopo aver chiuso il mio primo ristorante nel 2018, a causa
della perdita dei miei genitori, mi sono dedicata alla consulenza, costruendo uno studio di
successo, bello e ben avviato.

Eppure, ogni giorno sentivo che mi mancava qualcosa: la
soddisfazione unica di indossare la mia divisa da cuoca, di creare con le mani e il cuore.

Non mi è importato lasciare tutto, nemmeno uno studio bellissimo, per tornare in cucina,
perché è lì che mi sento davvero io.

La ristorazione non è solo un lavoro, ma la mia identità, il
luogo in cui posso esprimere al massimo ,la mia creatività e il mio amore per le persone
attraverso il cibo.

Con Angolo Traniello ho deciso di riprendermi il mio sogno, trasformando ogni piatto in una
storia, ogni dettaglio in un gesto d’amore.
Questa volta è diverso: porto con me tutta
l’esperienza accumulata e la forza di chi non ha paura di ricominciare.

Altri tuoi interessi?
Amo profondamente la musica e la scrittura.

La musica mi accompagna in ogni momento, sia
per rilassarmi che per trovare ispirazione.
È una compagna fedele che mi aiuta a trasformare
le emozioni in energia creativa.

La scrittura, invece, è il modo di esprimere i miei pensieri e sentimenti.

Mi piace raccontare
storie, mettere su carta idee e riflessioni, e creare connessioni attraverso le parole.

È un’arte
che, come la cucina, richiede cuore, immaginazione e un tocco personale.

Entrambe queste passioni arricchiscono la mia vita e si riflettono anche nel mio lavoro: la
musica anima il ristorante, mentre la scrittura mi aiuta a comunicare meglio la mia visione e a
creare un legame speciale con chi mi circonda.

Pratichi uno sport?
L’unico sport che ho praticato è stato quello degli scacchi e i miei principali rivali sono i miei figli,
contro cui riesco a vincere quasi sempre.

Ora, però, vorrei affrontare un avversario più forte
per sfidare me stessa e affinare le mie abilità.

A cosa stai lavorando attualmente?
Attualmente sto lavorando intensamente per far crescere il mio ristorante, l’Angolo Traniello,
un luogo che ho trasformato con amore e dedizione per offrire un’esperienza unica ai miei clienti.

Dopo anni di sacrifici e momenti difficili, ho ritrovato il coraggio di tornare a vivere il mio sogno, combinando la mia passione per la cucina con il desiderio di creare un ambiente
accogliente e innovativo.

Ogni giorno è una sfida, creo menù che raccontano una storia, organizzo eventi che
coinvolgono la comunità e gestisco ogni aspetto del locale, dalla cucina alla sala, con il supporto della mia famiglia.

Sto anche lavorando per far conoscere l’Angolo Traniello
attraverso promozioni e iniziative, pensando soprattutto alle festività natalizie che si
avvicinano.

Questo percorso non è solo professionale, ma anche personale: sto ritrovando parti di me stessa che pensavo di aver perso e sto dimostrando a me stessa che posso affrontare tutto,
con determinazione e creatività.

Ogni giorno che passa mi avvicina sempre di più a ciò che sogno per il mio ristorante e per il futuro.

Progetti per il futuro?
Per il futuro ho molti progetti in mente, sia per il ristorante che per me stessa.
Voglio che l’Angolo Traniello diventi un punto di riferimento non solo per la cucina italiana e fusion, ma
anche per la creatività e la convivialità.

Ecco alcune idee che sto sviluppando:

  1. Ampliare l’offerta culinaria: Vorrei proporre menù stagionali sempre più innovativi,
    che combinino tradizione e sperimentazione, includendo piatti unici come il “Butta
    Piatti” di Gaeta o cene tematiche dedicate a culture diverse, come quella cubana che porto nel cuore.
  2. Eventi speciali: Oltre alle serate karaoke e agli eventi natalizi, sto pensando di
    organizzare workshop di cucina, degustazioni guidate e serate con musica dal vivo,
    magari anche collaborazioni con artisti locali per creare un’atmosfera ancora più
    speciale.
  3. Espansione del ristorante: nel lungo termine, mi piacerebbe ampliare gli spazi o
    aprire un secondo locale, magari più informale, dove proporre piatti veloci, ma di
    qualità, adatti anche a chi ha poco tempo, ma non vuole rinunciare al gusto.
  4. Sostenibilità e prodotti locali: voglio puntare sempre di più sulla sostenibilità,
    utilizzando prodotti freschi e a km zero, collaborando con fornitori locali e riducendo
    gli sprechi.
  5. Un legame più forte con la comunità: lavorare a iniziative solidali o progetti che
    possano coinvolgere giovani talenti, magari organizzando stage per studenti interessati
    alla cucina o alla gestione di un’attività.

A livello personale, mi piacerebbe riprendere in mano la mia passione per la scrittura, magari
raccontando la mia storia in un libro, e dedicarmi a nuovi progetti legati alla musica. Ma,
soprattutto, voglio continuare a crescere, a imparare e a non smettere mai di sognare

Sogni nel cassetto?
I miei sogni nel cassetto sono come piccole stelle che illuminano il percorso che sto seguendo.
Alcuni sembrano lontani, ma li custodisco con cura perché mi danno forza e
ispirazione.

Eccone alcuni:

  1. Un libro che racconti la mia storia: Vorrei scrivere un libro che intrecci la mia
    esperienza personale, dalla mia infanzia a Cuba, al mio percorso in Italia e al ritorno
    alla cucina, con ricette che raccontano momenti speciali della mia vita.
    Un modo per
    condividere la mia passione e ispirare gli altri a non mollare mai, anche nei momenti più difficili.
  2. Un viaggio attraverso la cucina: Mi piacerebbe viaggiare in luoghi nuovi, scoprendo
    tradizioni culinarie diverse e portando un po’ di quelle esperienze nel mio ristorante.
    Sarebbe un modo per ampliare i miei orizzonti e arricchire il mio modo di cucinare.
  3. Creare una linea di prodotti alimentari: Immagino una piccola linea di prodotti
    artigianali, come salse, conserve o miscele di spezie, che racchiudano i sapori e la filosofia del mio ristorante, portando un po’ dell’Angolo Traniello nelle case delle persone.
  4. Un progetto educativo: Ho sempre sognato di creare uno spazio in cui insegnare
    cucina e imprenditoria a giovani con poche opportunità, aiutandoli a scoprire il loro
    talento e a costruire un futuro migliore.
  5. Un concerto o un evento artistico legato alla cucina: Essendo appassionata di
    musica e scrittura, immagino un evento che combini queste passioni: una serata in cui
    la cucina si intrecci con la musica dal vivo, la poesia o la narrazione.
    Il sogno più grande, però, è semplice: essere felice, sentire che sto facendo la differenza nella
    vita delle persone, sia attraverso il cibo che attraverso il modo in cui vivo e condivido le mie
    passioni.

Un grosso in bocca al lupo!

E che tu possa realizzare tutti i tuoi fantastici sogni!

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