Le prove ‘puramente’ oggettive dell’esistenza di Dio, ovviamente, non vi sono, altrimenti non si tratterebbe di fede, ma, a ben vedere, per chi sa porsi le giuste ‘domande’ e, soprattutto, per chi, come per un ‘dono’, sa darsi, ad esse, le giuste ‘risposte’ la fede, quella vera e fondata su una sorta di ‘oggettività’, scaturisce come per una ‘scelta’ tra ciò che appare, eppur non del tutto è, e ciò che non appare, eppur vi è…
Si considerino, tra le tante, le innumerevoli profezie (contenute nelle sacre scritture) avveratesi, soprattutto con la venuta del Cristo; si pensi, in particolare, alle parole e alle parabole del Signore Gesù Cristo; si rifletta, per l’appunto, sull’evidente saggezza in esse contenuta, come anche sulla, ‘volutamente’ in parte enigmatica, ivi emergente sapienza, nonché rivelazione.
Un ‘uomo’ che abbia proferito parole con cotanta vera saggezza e sapienza è impossibile da trovarsi in tutta la storia umana.
Già sol per questo, mi ‘prostro’ dinnanzi al suo ‘dire’.
Non si dimentichi, infine, che il Cristo è il Signore di chi si ritiene un peccatore, ossia bisognoso del suo perdono e della sua ‘giustificazione’, non dei, da sé, proclamatesi ‘giusti’, in quanto questi ultimi un ‘Signore’, tutto loro, già ce l’hanno…
Da un articolo: Prove dell’esistenza di Dio? – su Medicina, Cultura, e Legge – Fede.