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(da SILB): CODACONS, il caso strano del virus solo nelle disoteche: “Siamo stanchi di fare i capri espiatori”


(nella foto Maurizio Pasca, Presidente del SILB, https://www.silb.it Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo che rappresenta gran parte degli operatori del settore)

foto hi res Maurizio Pasca: http://lorenzotiezzi.it/silb/

Siamo imprenditori, ci basiamo su fatti e su numeri anche se per mestiere abbiamo a che fare con le emozioni. Dati Istat: 69 persone ricoverate in terapia intensiva. In tutta Italia. Dati oggettivi del comparto intrattenimento tutto: 569.000 lavoratori di cui 100.000 solo nelle discoteche.

Tutti FERMI. Mentre intorno il resto d’Italia si assembra, si abbraccia, vive, si riversa nelle strade. L’emergenza è finita da due mesi e a dircelo sono i NUMERI.
Sono i numerosi casi di “assembramento” a cui non è seguito alcun ricovero: 69 persone in terapia intensiva su 60 milioni di italiani.

Il Codacons denuncia le discoteche, in nome di un fantomatico contagio ma…gli ospedali sono vuoti. E fuori dalle discoteche (chiuse) la gente VIVE COME PRIMA.
Siete mai saliti su un TRENO REGIONALE? Siete mai entrati IN UN RISTORANTE DI UNA GRANDE CITTÀ CHE NON SIA MILANO? Siete mai stati su una SPIAGGIA O avete mai passeggiato la sera in una località turistica osservando il comportamento dei ragazzi?
La gente VIVE.

I ragazzi si abbracciano, si baciano, procedono in gruppi (poi vanno a casa da nonni, genitori, zii…). L’unico ambiente rimasto “confinato” è il nostro. La popolazione si è riversata in piazza a Reggio Calabria per la Reggina in B. Effetto? Nullo. Nei ristoranti romani enormi portate passano senza alcun distanziamento, senza alcun provvedimento per fare si che non si mangi dallo stesso piatto. Per la strada due terzi della popolazione non indossa maschierina. Effetto? Nullo. A Riccione la gente in viale Ceccarini procede per branchi. Sulle spiagge e nei bar assistiamo a una movida in pieno svolgimento, con ragazzini ubriachi, risse, persone accalcate per le strade e…IL PROBLEMA PER IL CODACONS SONO LE DISCOTECHE?

Perché il Codacons non denuncia il Governo, le Prefetture, le istituzioni, le compagnie aeree, le aziende di pubblico trasporto, le Ferrovie dello Stato e denuncia le DISCOTECHE?

Perché il Codacons non si occupa dei responsabili della morte di decine di intubati per errata diagnosi?
Perché il Codacons non si occupa di quanto successo nelle Rsa?
Perché il Codacons denuncia l’OMS quando i buoi sono scappati?
Perché il Codacons non si occupa della salute e della opportunità di un eventuale vaccino?

Vogliamo dire che come sempre in questo paese vige il metodo del capro espiatorio?
Bene, SIAMO STANCHI DI ESSERE IL CAPRO ESPIATORIO. Perché il Codacons non denuncia la quadrupla tassazione degli imprenditori dell’intrattenimento a dispetto degli abusivi che CONSENTONO GLI ASSEMBRAMENTI?
Irpef, SIAE, Isi, etc etc.

“Con questo accanimento il Codacons crea disagio ed amarezza a un settore già al collasso -afferma Maurizio Pasca, Presidente nazionale Silb”.

Siamo imprenditori. E per pochi scellerati incapaci di rispettare le capienze e di comportarsi in modo etico ci sono TANTI ottimi gestori che danno lavoro a centinaia di famiglie, hanno a cuore i ragazzi, investono denaro in performer e attività. L’Italia vanta festival giovanili e musicali di caratura altissima. Silb annovera tutto il settore delle Etichette indipendenti, musica che viene prodotta al di fuori dei flussi delle major.

Perché dobbiamo subire una vessazione COME UNICO SETTORE ADDITATO E PUNITO QUANDO TUTTA LA SOCIETÀ STA VIVENDO A DISPETTO DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE?

Anche perché, a dispetto dei catastrofisti, carta CANTA. L’ultimo bollettino di Iss parla chiaro. Poche decine di ricoverati in terapia intensiva, un numero di morti inferiore a 20 IN TUTTA ITALIA, REGIONI CON ZERO CONTAGIATI.

Il Laboratorio dell’Asst Ospedali Civili diretto da Arnaldo Caruso (PRESIDENTE SOCIETÀ ITALIANA VIROLOGIA SIV-ISV) è riuscito a isolare una variante del Sars-CoV-2 e la ha definita ESTREMAMENTE MENO POTENTE di quella iniziale. La prima variante del virus era in grado di attaccare e sterminare le cellule nell’arco di 48-72 ore mentre per quella isolata da Caruso ci vorrebbero ben 6 giorni. Al pari, Pasquale Bacco, ricercatore che da 25 anni studia virus in laboratorio, ha confermato dopo test su 7.000 persone che continuano a protrarsi, la debolezza del virus nonché la sua mutazione costante, cosa che lo rende ALTRO rispetto a ciò che era tre mesi fa.

L’emergenza, NUMERI ALLA MANO, non esiste più. Altrimenti chi ha frequentato treni, spiagge, autobus, movide, piazze stracolme, sarebbe già in terapia intensiva. Ci prendete in giro?

Vogliamo dire che mascherine ciancicate e cacciate nelle tasche, che dopo otto ore hanno perso qualsiasi valenza protettiva, sono ridicole? Però se arriva un controllo SOLO IN DISCOTECA il luogo viene chiuso? Non vengono chiusi bar, ristoranti, treni regionali dove la gente sale senza posto prenotato e si accalca, non vengono chiuse strade, spiagge, piazze con persone stipate???

CI STATE PRENDENDO IN GIRO?

Perché non vengono fatti test sierologici che libererebbero le persone immuni e consentirebbero agli imprenditori di lavorare?
Perché un’associazione di consumatori denuncia ORA l’OMS, ovvero quando i buoi sono SCAPPATI DALLA STALLA? Vorremmo suggerire al Codacons di concentrarsi sull’attività istituzionale, sui morti nelle Rsa, sulel errate diagnosi che hanno portato alla morte decine di persone. PERCHÉ GLI IMPRENDITORI SONO CONSUMATORI. Vorremmo ricordare al CODACONS CHE GRAN PARTE DELLE CAUSE DI MORTE GIOVANILI NON HANNO NULLA A CHE FARE CON LE DISCOTECHE. ORA BASTA!!!

Per rinfrescare la memoria al Presidente Codacons:

Droga: Le discoteche sono marginali!
Nel corso del 2019, il sistema di rilevamento di GeOverdose ha registrato 253 decessi acuti riconducibili ad assunzione di droghe. Di questi 253 decessi, 9 (3,6%) hanno riguardato persone senza una dimora stabile e sono stati tutti dovuti all’eroina, mentre 5 (2,4%) sono avvenuti nell’immediatezza dell’uscita dalla comunità terapeutica. Anche in questo caso i decessi sono tutti attribuibili all’eroina. I decessi avvenuti in carcere, agli arresti domiciliari o nell’immediatezza dalla scarcerazione, invece, sono stati 10 (3,9% del totale). I decessi avvenuti all’interno di overdose simultanee, ovvero di eventi in cui due o più persone hanno sviluppato contemporaneamente un’overdose, sono stati 11 (4,3%). Infine, quelli avvenuti all’interno di un treno, di una stazione o nell’area circostante la stazione stessa sono stati 20 (7,9%). L’età media dei 253 soggetti deceduti nel 2019 è 39 anni, l’età media di chi frequenta una discoteca è di 22 anni. Inoltre nelle discoteche c’è molta attenzione sulla sicurezza dei giovani che partecipano, perché siamo passibili, per qualsiasi cosa avvenga all’interno dei nostri locali, del famigerato art. 100 del TULPS.

Omicidi:
Di fronte ai 297 omicidi avvenuti in Italia, la maggior parte avvenuti in famiglia e dentro la stessa casa, solo un omicidio è avvenuto all’interno di una discoteca (Prov. di Sassari) nel 2019 e per fatti non derivanti alla stessa discoteca, dove il gestore si è costituito parte civile nel procedimento penale nei confronti dell’omicida.

Alcool:
Nel 2018 il binge drinking (Il binge drinking è l’assunzione di più bevande alcoliche in un intervallo di tempo più o meno breve) è avvenuto in pub, bar, case private. Nei nostri locali la somministrazione di alcol avviene in maniera moderata e controllata, con esclusione radicale della somministrazione ai minorenni e le consumazioni alcoliche hanno un costo abbastanza elevato.

I ragazzi arrivano in ora tarda e già in stato etilico compromesso, tanto da indurci a piazzare telecamere anche nei parcheggi o a monitorarli con timbri e controlli affinché non portino bottiglie da fuori all’interno dei locali.

Da anni conduciamo una battaglia contro I negozi gestiti da extracomunitari che smerciano alcol a basso costo fino a tarda ora e contro gli abusivi che somministrano sostanze alcoliche ai minorenni. Agli inizi dell’emergenza coronavirus ci siamo battuti contro abusivi che esortavano I ragazzi a bypassare l’emergenza recandosi a feste dove -così scrivevano gli inviti- l’alcol era libero.

Gli imprenditori della notte sono persone serie, che svolgono un lavoro con grande responsabilità. Si, ci occupiamo di divertimento e allora? Divertirsi vuole dire ballare, ascoltare musica, aggregarsi, non è una fattispecie delittuosa. Siamo impegnati con le Istituzioni e con i Governi che si sono succeduti, a portare avanti un sistema di divertimento sano e consapevole, creando addirittura un albo di Discoteche con il Bollino blu.

Negli altri Paesi Europei e non solo, il settore dell’intrattenimento è visto con molta attenzione, i Governi facilitano anche la gestione di questa attività, in Italia, specialmente dai media e non ne comprendo il perché, è maltrattato, umiliato e criminalizzato.

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