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Un serial-killer in spiaggia: al Papeete lo “Strappacuori” di Luca Arnau

“Per accedere alla mente dell’assassino bisogna conoscere l’inferno”. Ha scelto il celebre aperitivo del Papeete Beach, tempio del divertimento romagnolo, Luca Arnaù per presentare “Le dieci chiavi di Leonardo” (Newton Compton Editori), il suo primo romanzo noir, oltre trecento pagine di efferate crudeltà che, nella Firenze del Rinascimento, mette in scena due protagonisti d’eccezione: Leonardo da Vinci, all’opera per arrestare una spirale di efferati delitti, e Dante Alighieri, ispiratore suo malgrado di macabri rituali.

L’ex direttore dei settimanali “Tutto” e “Adesso” ha, infatti, deciso di concedersi una pausa dal giornalismo di costume e di cimentarsi in una nuova esperienza professionale. Numeri alla mano, una scelta indovinata visto che il libro è subito schizzato ai vertici delle classifiche editoriali, in particolare piazzandosi al 2° posto nei Best-Seller di Amazon e al 3° nella graduatoria generale delle nuove proposte (anche il leader della Lega Matteo Salvini ne ha voluto una copia).   

“Le dieci chiavi di Leonardo” è un grande thriller storico ambientato nella Firenze dei Medici (1481) e basato sulla figura di uno spietato assassino, subito ribattezzato “Strappacuori” che, ispirandosi alle terzine di Dante, uccide le sue vittime tra indicibili sofferenze. 

Per individuare il serial-killer Lorenzo de’ Medici decide di assoldare Leonardo da Vinci (studioso di talento ma non ancora scienziato affermato) che – con l’aiuto di Bencio, il suo giovane allievo, e di Lapo Caperna, il Capo delle Guardie – inizia la sua indagine mentre i delitti si susseguono inarrestabili. 

Ma, grazie al suo ingegno, Leonardo si accorge ben presto di un inquietante filo conduttore che sembra guidare la mano del colpevole: è l’Inferno dantesco. Non ha però fatto i conti con la spietata freddezza di un assassino che non si ferma di fronte a nulla pur di portare a compimento la sua raccapricciante opera. Anche per un genio come Leonardo, risolvere questo mistero potrebbe non essere così facile… 

Il romanzo, uscito lo scorso 7 luglio, ha subito riscosso un grande successo di pubblico e critica (“Una lettura semplicemente imperdibile”, ha scritto Matteo Strukul) evidenziando il grande talento narrativo di Luca Arnau, giornalista dal 1987, già direttore di “Eva 3000”, “Vip”, “Ora” e “Di Tutto” e oggi autore di documentari e serie TV: “Più che un romanzo storico penso di aver scritto un giallo piuttosto cattivello – spiega Arnau – ispirato anche dai tanti anni in cui ho fatto il cronista di nera e l’inviato in giro per il mondo, in particolare in Kosovo. Io i serial killer li ho conosciuti per davvero e, in carcere, ho intervistato anche Donato Bilancia e Maurizio Minghella, ma per fortuna un assassino spietato come lo ‘Strappacuore’ non l’ho mai incontrato”.

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